TRADIZIONE 

Le Tradizioni nel Comune di Sant’Antonio di Gallura: Un Viaggio nel Cuore della Gallura

Sant’Antonio di Gallura, un affascinante comune situato nell’entroterra della Gallura, è un luogo dove le tradizioni popolari s’intrecciano con la spiritualità, creando una cultura vibrante che si tramanda da generazioni. Le festività religiose, i costumi tipici, i balli tradizionali e le sagre contribuiscono a mantenere viva l’identità culturale di questa zona della Sardegna, regalando emozioni uniche a chi ha la fortuna di assistervi. La festa patronale di Sant’Antonio di Gallura è una delle espressioni più significative di questa tradizione, ma non è l’unica. Scopriamo insieme alcuni dei momenti più rilevanti che contraddistinguono questo incantevole angolo della Sardegna.


I Falò di Sant’Antonio Abate (17 gennaio)

Una delle tradizioni più sentite a Sant’Antonio di Gallura è quella legata al 17 gennaio, giorno in cui si celebra Sant’Antonio Abate. Dopo la messa solenne e la processione, la serata è segnata dai caratteristici falò, noti in tutta la Sardegna come “fòcu” o “fogu”. I falò sono un omaggio al santo protettore degli animali, ma anche un rito che affonda le radici in antiche usanze legate al solstizio invernale. Le fiamme, che illuminano la notte, rappresentano la purificazione, la protezione dalle forze oscure e la rinascita della luce. La comunità si riunisce attorno al fuoco, cantando e ballando, in un’atmosfera di festa e di forte coesione sociale.

Le Feste Campestri: processione, messa e festa

Le feste campestri, che si svolgono in vari periodi dell’anno, rappresentano un momento di grande coinvolgimento per la popolazione di Sant’Antonio di Gallura. Le celebrazioni religiose sono accompagnate da cortei, processioni e riti che si svolgono all’aperto, spesso in suggestive località di campagna. Durante la festa di Sant’Antonio Abate, così come per le altre ricorrenze, la messa viene celebrata in onore dei santi patroni, seguita da una processione che attraversa il paese, coinvolgendo il popolo in un’atmosfera di devozione e festosità.

La Festa di San Giacomo il maggiore (Santu Jacu)

Una delle festività più sentite nel comune è quella dedicata a San Giacomo il Maggiore, noto localmente come “Santu Jacu”. Questa festa, che si tiene nella seconda metà di luglio, è una delle più rilevanti per la comunità. San Giacomo è celebrato con una grande festa religiosa, seguita da una serie di manifestazioni che includono balli tradizionali, musica e cibo tipico. Santu Jacu è particolarmente importante per l’identità gallurese, perché rappresenta un simbolo di appartenenza culturale e spirituale per la popolazione locale.

A Santu Jacu sono dedicate tre feste, una maggio. una luglio e una settembre. 

La Festa di San Santino Eremita e la Madonna di Montenero

Un’altra importante ricorrenza religiosa per la comunità è quella dedicata a San Santino Eremita, un santo venerato a Sant’Antonio di Gallura. La celebrazione di questo santo è un momento di riflessione spirituale per i fedeli. Allo stesso modo, la festa della Madonna di Montenero a Priatu, località ricadente nel comune, è caratterizzata da una tradizione che si intreccia tra religiosità e devozione popolare, e momenti di festa.

La Madonna della Crucitta

La festa campestre dedicata alla “Madonna della Crucitta” è un’altra tradizione di grande rilievo. Questo evento, che celebra la figura dell’Immacolata, è carico di emozione e devozione. La festa si distingue per l’intensità dei riti religiosi e per la partecipazione della comunità santantonese e di quelle vicine al paese, che si riuniscono per rendere omaggio alla Vergine, attraverso preghiere, canti e balli. Segue il pranzo e la cena di rito.


Parco San giacomo

La Festa Patronale: Sant’Antonio Abate, San Michele Arcangelo e San Isidoro

Il cuore pulsante delle tradizioni di Sant’Antonio di Gallura è senza dubbio la festa patronale, che si tiene alla fine di settembre e celebra tre santi: Sant’Antonio Abate, San Michele Arcangelo e San Isidoro. Durante questa festa, la comunità si unisce in un tripudio di fede, musica, balli e processioni. Un elemento molto caratteristico di questa festa è la sfilata dei “carri a buoi”, ossia i carri decorati con fiori e offerte, che oggi, vengono affiancati anche dai trattori. Entrambi rispecchiano un’espressione di devozione, di speranza e buon auspicio per il nuovo raccolto e per la protezione degli animali da allevamento, contribuendo a comporre una delle immagini più suggestive della festa.

La Sagra delle Seadas e la Mostra Mercato “Bruttea in Carrera”

Immancabile nel calendario delle tradizioni di Sant’Antonio di Gallura è la Sagra delle Seadas, che si tiene ogni anno ad agosto. Questa sagra celebra uno dei piatti più emblematici della cucina isolana: le seadas, dolci a base di formaggio e miele. La sagra è una festa del gusto, ma anche un’opportunità per scoprire altre tradizioni locali, come l’artigianato e la musica.

Nello stesso mese di agosto si svolge l’evento “Bruttea in Carrera in Carrera”, una mostra mercato che raccoglie numerosi espositori di artigianato e cucina tipica, dando vita a tre giorni di folklore, arte, cibo e balli. Questo evento rappresenta una vetrina per la cultura e l’artigianato del territorio di Sant’Antonio di Gallura e della Sardegna, ma vuole essere soprattutto un momento di incontro e condivisione fra la comunità locale e i visitatori.


Il Tradizionale “tappeto di Carrera Longa”: un capolavoro di arte e tradizione a Sant’Antonio di Gallura

Ogni anno, durante la tre giorni della Mostra Mercato “Bruttea in Carrera” la centrale “Carrera Longa” (Via principe Umberto), si trasforma in un’opera d’arte vivente grazie al tradizionale “tappeto di Carrera Longa”. Questa creazione, che unisce arte, tradizione e spirito comunitario, è frutto di un’incredibile collaborazione tra le donne del paese, riunite sotto il nome di “Lu Ghjummeddu”.

Il tappeto, che si estende per oltre 270 metri di lunghezza, è stato realizzato con grande passione e dedizione dalle signore del gruppo, che hanno lavorano insieme seguendo l’ispirazione e l’estro artistico di ciascuna. Ogni partecipante ha contribuito con una parte del tappeto, creando disegni che spaziano tra motivi tradizionali e interpretazioni personali, ma sempre in armonia con il tema della comunità e della cultura gallurese.

Realizzato interamente in lana colorata, il tappeto è un’esplosione di colori che rallegra la via centrale di Sant’Antonio di Gallura, diventando il cuore pulsante della manifestazione. Ogni anno, il tappeto rappresenta non solo un’attrazione per i visitatori, ma anche un simbolo di unione e partecipazione per il paese, dove la tradizione artigianale e il senso di comunità si fondono in un’opera collettiva che racconta la storia e l’anima di questo angolo di Sardegna.

“Lu Ghjummeddu” è quindi il vero cuore del “Tappeto di Carrera Longa”, un gruppo che, con entusiasmo e passione, continua a tramandare questa tradizione che si rinnova ogni anno, creando un legame tra il passato, il presente e il futuro della comunità di Sant’Antonio di Gallura.


Il gruppo folk di Sant’Antonio di Gallura

Un elemento fondamentale delle tradizioni di Sant’Antonio di Gallura è il gruppo folk del paese. Questa formazione rappresenta la comunità con orgoglio e passione, indossando i costumi tradizionali maschili e femminili tipici della zona. Durante la festa patronale di fine settembre, il gruppo folk sfila per le vie del paese, accompagnando la celebrazione religiosa, esibendosi poi nel tradizionale ballo gallurese, lo “scottis”. Questo ballo, che unisce danza e musica, è un simbolo di unione e di identità per la popolazione locale. Non solo durante le festività di Sant’Antonio di Gallura, ma anche in altre occasioni, il gruppo folk si esibisce in Sardegna e oltre, portando la tradizione santantonese in giro per l’isola e oltre, testimoniando la appartenenza alla vitale tradizione sarda.

Le tradizioni di Sant’Antonio di Gallura sono un patrimonio culturale che affonda le radici nella storia millenaria della Sardegna. La fede religiosa, i costumi, i balli e le sagre sono l’espressione di una comunità che vive in stretto legame con la sua terra, le sue radici e la sua cultura. La festa patronale di fine settembre, i falò di Sant’Antonio Abate, le celebrazioni religiose e il gruppo folk rappresentano solo alcuni dei momenti che fanno di Sant’Antonio di Gallura un luogo dove la tradizione è ancora viva e sentita. Queste tradizioni non sono solo un ricordo del passato, ma una testimonianza di una cultura che continua a crescere, evolversi e fiorire nel presente.